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Le campagne su Google ADS e Facebook ADS

Fino a qualche anno fa, i social come Facebook si usavano con lo scopo di ritrovare vecchi amici perduti o parenti di cui si erano perse le tracce. Oggi, invece, è diventato un altro mezzo attraverso cui è possibile generare traffico e attrarre nuovi contatti per sponsorizzare la propria attività. Come Facebook, anche con Google Ads si possono sfruttare le inserzioni pubblicitarie con lo scopo di uscire dall’anonimato in rete.

Ma perché anche in ambito sanitario, gestire questi canali dovrebbe rivelarsi una mossa vincente? Sono i numeri a rispondere senza giri di parole troppo articolati. Prendiamo Facebook, un lido che accoglie oltre 31 milioni di utenti solo in Italia. Si tratta di un dato allettante se si ha l’intenzione di farsi conoscere da un ampio bacino di persone, usando le strategie comunicative adeguate ad uno dei social più rinomati di tutti i tempi.

Il suo funzionamento, quando si punta sulle inserzioni, è regolato da un preciso algoritmo che raccoglie i “like” a pagine affini a quella su cui si investe, per mostrarla a chi potrebbe trovarla potenzialmente utile. Google Ads, dal canto suo, non è da meno; infatti, impiegando la tecnologia basata sulle parole chiave digitate sui motori di ricerca, fa figurare le inserzioni che potrebbero interessare a chi sta cercando in quel momento quello di cui ha bisogno, inclusa un’attività medica professionale. Per ottenere i risultati sperati però, non basta credere che sia sufficiente investire sulle pubblicità per stuzzicare l’interesse e la curiosità dell’utenza.

Infatti, è necessario adottare delle tattiche ben precise per rendere accattivante e affidabile la propria immagine digitale. Come? Ecco alcune dritte essenziali:

  • Messaggio giusto ed espresso in maniera chiara e concisa: quando si parla di salute e si vuole arrivare a chiunque, senza fare discriminazioni, non si può pretendere di mantenere alta la soglia d’attenzione “allungando il brodo”. Su Facebook, così come su Google Ads, ci si deve adattare ad un tipo di comunicazione immediata e comprensibile, in grado di creare interesse da parte di chi legge. Qualsiasi sia la branca medica di specializzazione, fare leva sugli argomenti che mirino alla soluzione di un problema è la strada giusta da imboccare e perseguire;

  • Contenuti multimediali da includere nelle inserzioni: il detto “l’occhio vuole la sua parte” è una massima che non passa mai di moda, soprattutto quando si naviga su Internet e si cerca di emergere dalla massa. Video, foto e animazioni varie possono fare la differenza, se ben concepite e coerenti con il messaggio che si vuole comunicare. La figura del Content Creator, formato adeguatamente per lavorare in questi termini, può aiutarti a fare la differenza senza perdere tempo in tentativi infruttuosi;


  • Trasmissione del Codice medico Deontologico: dal momento in cui si decide di usufruire delle potenzialità di Facebook Ads e Google Ads per mettere in vetrina l’attività medica professionale che si gestisce, non deve venir meno l’osservanza ai principi appartenenti al Codice di deontologia medica. Chi lavora nel Marketing Sanitario lo sa e non trascurerà mai le regole e l’etica che sono alla base della tutela del paziente.


Imparare a maneggiare correttamente tutti i mezzi che il web ci offre per presentarsi al meglio senza errori di percorso, è la scelta più giusta che si può compiere per il bene della propria attività e della reputazione che ne deriva. Se vuoi essere sicuro di offrire ai tuoi pazienti una riproduzione fedele di quello che puoi offrire, affidati a noi!

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